domenica 17 luglio 2016

Gli obiettivi di riuscita

Un obiettivo di riuscita indica lo scopo per cui si affronta un attività di apprendimento, cosa quindi voglio ottenere da questa. Anche questi sono una componente importante della motivazione stessa.
Abbiamo visto come gli obiettivi di riuscita si dividano in:
1.     obiettivo di prestazione (focalizzati sulla dimostrazione di competenza da far vedere agli altri, quindi “faccio qualcosa per apparire in un certo modo agli occhi degli altri”);
2.     obiettivo di padronanza (focalizzati sull’acquisizione di competenza, quindi  “voglio impegnarmi per il gusto di migliorare”).



I primi studi su tali obiettivi sottolineavano come i primi portassero ad un apprendimento più scadente, mentre i secondi fossero indice di un apprendimento più profondo, accurato, consapevole.  Tali studi appaiono attualmente un po’ troppo semplicistici… Analizzano il problema come se noi fossimo guidati o da uno o dall’altro obiettivo, solamente. I realtà ci sono situazioni dove ogni individuo  è mosso da entrambi gli obiettivi, o prevalentemente da uno di questi, ma non solo da uno, ecc.
La sfida per i genitori è capire da che parte pende l’ago della bilancia rispetto a questa distinzione.  Quando lo capisco posso tentare di favorire l’acquisizione di obiettivi di padronanza, se è necessario.
Durante l’incontro con Daniela Raccanello è stato proposto un breve questionario per i genitori, che riproponiamo di seguito.
Provate a rispondere per comprendere quale tipo di obiettivo è più vero per voi, consapevoli del fatto che anche se quelli di padronanza sono più efficaci, quelli di prestazione non sono da demonizzare (come per le motivazioni intrinseche ed estrinseche). Piuttosto che non avere alcun obiettivo, alcuna spinta per il comportamento, meglio averne una un po’ meno efficace.



Solitamente le domande vengono proposte mischiate, in questo caso le prime 6 domande sono focalizzate sugli obiettivi di prestazione, mentre le seconde 6 sono più legate agli obiettivi di padronanza.
In questo momento stiamo ragionando sulle credenze dei genitori, tutte le combinazioni sono possibili. C’è chi può avere alti gli uni e gli altri obiettivi, chi prevalere in uno dei due, ecc. Esserne consapevoli per un genitore è importante.
Da questo possiamo comprendere che sarebbe meglio trasmettere gli obiettivi di padronanza a mio figlio, lavorando sulle mie credenze se questi sono carenti. Gli studi hanno infatti mostrato un forte accordo tra il tipo di obiettivi preponderanti nei figli e quelli preponderanti nei genitori: anche in questo caso noi siamo l’esempio e guidiamo, anche involontariamente, la condotta dei ragazzi.
Esiste una versione del questionario per  i bambini.