Internet, smartphone, App, Whattsapp, Consolle di gioco
online... Ma quante cose nuove dobbiamo imparare noi adulti?!
Eppure non possiamo rimanere indietro; i nostri bambini e
ragazzi hanno continuo contatto con queste tecnologie che a noi possono
sembrare tanto nuove, ma che per loro sono parte della
quotidianità.
Sono intuitivi, ci stupiscono per la rapidità con la quale
maneggiano questi strumenti, mentre noi cerchiamo ancora il libretto delle
istruzioni o decidiamo, più facilmente, di farci aiutare da loro... Forse per
la prima volta nella storia sono i piccoli che insegnano ai grandi e questo
può indurci in errore se pensiamo che, sapendo fare tante cose nuove
che noi non pensiamo saremmo stati capaci di fare alla loro età, siano già
autonomi. Possono essere iper-stimolati e possono saper far
funzionare questi strumenti, ma ciò non significa che sappiano già come
gestire il mondo delle loro emozioni e comprendere profondamente come vivere le
relazioni con gli altri, fuori dai messaggini.
Dunque è su questo che dobbiamo puntare; possiamo aiutarli a
comprendersi e comprendere, possiamo guidarli nella rete con la bussola
dell'esperienza che noi già abbiamo sul terreno emotivo e relazionale.
La posta in gioco è alta. Da piccoli si ha bisogno di regole,
e in internet, in questo nuovo mondo che non ha tempo e limiti di spazio, è
ancora più importante avere occhio alle conseguenze di ogni cosa si faccia
online. Perché non si tratta più di televisione ma di un terreno di
interazione in cui tutto ciò che è inserito in internet rimarrà per sempre
e in cui, anche se ai nostri occhi tutto è molto virtuale, per loro è tutto
assolutamente reale.
Si possono utilizzare consapevolmente le infinite possibilità
della rete solo se si sa come proteggersi dai rischi, dal cyber-bullismo
alle dipendenze, e nuovi concetti, quali “triangolazione” per la
verifica e la ricerca di contenuti validi, o “identità digitale”, o “Fomo” debbono entrare nel nostro vocabolario, se
vogliamo essere per loro guide attente e competenti.
All'incontro di venerdì 30, potremmo esplorare insieme questo
mondo, immaginando di essere al loro posto ed attivando tutto ciò che
conosciamo bene e che a volte pensiamo non valga più, ma vale ancora di più, in
quest'epoca.
Scopriremo quale impatto ha internet sul modo di ragionare
(nostro e dei più piccoli), di sentire emozioni ed affetti, e come
questo nuovo mezzo possa tenere svegli per ore ed ore (“vamping”) i
nostri piccoli che crediamo dormire al sicuro nelle loro camerette.
Parleremo di gruppi Whattapp e di videogiochi, di violenza
in rete e di cyber-bullying, di situazioni di dipendenza e, di modi
per fare ricerche accurate e di possibilità di contatto e studio... e
parleremo di come aiutarli ad armonizzare tutte queste novità con la capacità
di giocare con gli amici all'aria aperta e di guardare negli occhi la persona
che ti piace e parlarle, anziché scriverle.