Parlando con i genitori all'interno del laboratorio sulle relazioni, un aspetto che pareva particolarmente complesso da gestire e che, in un certo senso "rovinava" la relazione con i loro figli era comprendere come farse ubbidire dai figli, come fare in modo che seguissero le regole date.
Per questo abbiamo toccato il tema della disciplina.
Tecniche molto
utilizzate, efficaci a breve termin,e ma
con molti effetti collaterali sono le:
Ricompense: valorizzano un
comportamento positivo (Token economy) ma possono diventare delle fonti di
continue richieste. “Faccio questo solo
se mi dai…” Danno il messaggio che l’importante è ottenere.
Punizioni: hanno diverse forme
(minacce, urla, reazioni esagerate, giudizi, soppressione dei privilegi,
punizioni corporali) creano reazioni basate sulla paura, possono svilupparsi in
sottomissione o ribellione. Mostrano come il più forte e prepotente, vince.
E
allora? Meglio usare la disciplina!
Questa permette di guidare il bambino verso la responsabilità e la
collaborazione, di iniziare un processo di apprendimento, nel rispetto
reciproco. Ecco alcuni metodi disciplinari efficaci:
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D: distrarre il bambino.
o Se
il bambino è in pericolo (es. tocca le prese della corrente) è importante
chiamarlo e spostarlo, distraendolo dalla sua curiosità. Funziona bene con i
più piccoli. Con i più grandi dare delle regole chiare sulla sicurezza.
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I: ignorare il comportamento inadeguato (se
non distruttivo o pericoloso)
o Utile
per gestire comportamenti inadeguati come mettersi in mostra, essere scontrosi,
lamentarsi, fare i capricci, interrompere, dire parolacce… Non rispondere e, se
possibile, lasciare la stanza. Il comportamento inadeguato potrebbe
inizialmente peggiorare prima di cessare. Siate costanti e perseverate!
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S: strutturare l’ambiente e i tempi
o Predisporre
l’ambiente perché non ci siano troppi pericoli e tentazioni da contrastare.
Creare delle routine che siano sempre uguali. L’esplorazione è necessaria. La libertà anche. Strutturando le cose, limitiamo
il bisogno di dire “No!”. Aiutare i bambini a comprendere il concetto di mio e tuo.
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C: controllare la situazione, non il
bambino;
o Stabiliamo
delle alternative e diamo modo al bambino di scegliere. “Puoi giocare con calma
quando telefono o lasciare la stanza. Decidi tu!” Voi ponete il limite ed il
bambino lo sceglie.
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I: incoraggiare il bambino a intraprendere
delle scelte e sperimentarne le conseguenze
o Aiutate
il bambino a fare delle scelte (crea
indipendenza e sicurezza), creando alternative semplici. Siate sereni ma fermi
sul cambio di idee o sulle ulteriori richieste (es. “Vuoi mettere il pigiama rosso o blu?” “Giallo!” “Questa non è una delle
scelte. Puoi decidere tra rosso e blu.” “Rosso.” lo indossa e poi cambia idea.
“Non puoi più scegliere ora, visto che l’hai già indossato”).
o Conseguenze naturali sono quelle che seguono
il normale ordine degli eventi (se non mangio avrò fame); conseguenze logiche vanno contro le regole della
collaborazione sociale: se rubo il gioco al mio amico lui non vorrà giocare con
me o un adulto mi prenderà il gioco. Le conseguenze logiche:
§ Esprimono
le regole della vita sociale: se disturbo o la smetto o vengo allontanato
§ Sono
collegate al comportamento: se uso male una cosa mi viene tolta (se corro
troppo in bici, non ha effetti mandarmi a letto senza cena; meglio togliermi la
bici).
§ Separano
l’atto da chi lo compie.
§ Hanno
a che fare con il comportamento presente e futuro, non passato.
§ Sono
stabilite in modo amichevole, perché si basano sul rispetto reciproco non “Vai a letto subito, se no… !!!” ma “E’ tardi e mi sembri stanco: hai bisogno di
dormire. Preferisci andare a letto da solo o ti accompagno?”
§ Permettono
di scegliere
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P: pianificare del tempo per lo scambio di
affetto
o Creare
dei momenti vostri, quotidianamente, piacevolmente (gioco, divertimento,
abbraccio…) e con totale attenzione dedicata al figlio;
-
L: lasciar fare;
o Mostriamo
loro fiducia, creando sfide a loro appropriate.
-
I: incrementare la vostra coerenza;
o Non
si può essere sempre coerenti, ma sarebbe importante reagire allo stesso modo
al comportamento inadeguato, anche in situazioni sociali (es. negozio). questo lo si fa preparandoci: immaginiamo la situazione e la soluzione che appare più adeguata. immaginiamo la nostra reazione, la gestione della rabbia, le parole da usare... se lo facciamo spesso, la cosa quando servirà ci apparirà più automatica e semplice da utilizzare.
-
N: notare comportamenti positivi
o Notarli,
sottolinearli, commentarli aiuta a creare bambini più autonomi e sicuri, e a capire che "fare i bravi" paga e dà l'attenzione dei genitori
-
A: allontanare il bambino per un momento:
“time-out”
o Allontanandolo
lo aiutate a riprendere il controllo di sé. Offrite al bambino dei momenti per
calmarsi. Questa è un’ultima risorsa da usare solo in casi gravi. Dare anche
qui una scelta, o ti calmi o prendi una pausa. I bambini devono imparare a
controllarsi se vogliono stare con gli altri.
§ Scegliere
un luogo per il time-out
§ Spiegate
le regole
§ Cinque
minuti bastano
§ Permettere
al bambino di giocare, non è una punizione
§ Rispettare
la scadenza
In
un momento di calma, prevedete il tempo per “insegnare” ai vostri
figli l’abilità che crea contrasto (es. vestirsi da solo; stare
seduto composto). Insegnare è molto più efficace quando lo si rende un gioco (es.
provare a vestirsi all’incontrario e poi vedere chi si veste più correttamente;
trovare molti modi buffi per stare seduti e poi giocare al ristorante elegante).
Date
delle regole per aiutare i bambini a capire i confini del loro comportamento.