mercoledì 9 marzo 2016

Disciplina -riassunto laboratorio relazioni


Parlando con i genitori all'interno del laboratorio sulle relazioni, un aspetto che pareva particolarmente complesso da gestire e che, in un certo senso "rovinava" la relazione con i loro figli era comprendere come farse ubbidire dai figli, come fare in modo che seguissero le regole date. 
Per questo abbiamo toccato il tema della disciplina.

Tecniche molto utilizzate, efficaci a breve termin,e ma con molti effetti collaterali sono le:

Ricompense: valorizzano un comportamento positivo (Token economy) ma possono diventare delle fonti di continue richieste. “Faccio questo solo se mi dai…” Danno il messaggio che l’importante è ottenere.
Punizioni: hanno diverse forme (minacce, urla, reazioni esagerate, giudizi, soppressione dei privilegi, punizioni corporali) creano reazioni basate sulla paura, possono svilupparsi in sottomissione o ribellione. Mostrano come il più forte e prepotente, vince.

E allora? Meglio usare la disciplina! Questa permette di guidare il bambino verso la responsabilità e la collaborazione, di iniziare un processo di apprendimento, nel rispetto reciproco. Ecco alcuni metodi disciplinari efficaci:

-          D: distrarre il bambino.
o   Se il bambino è in pericolo (es. tocca le prese della corrente) è importante chiamarlo e spostarlo, distraendolo dalla sua curiosità. Funziona bene con i più piccoli. Con i più grandi dare delle regole chiare sulla sicurezza.
-          I: ignorare il comportamento inadeguato (se non distruttivo o pericoloso)
o   Utile per gestire comportamenti inadeguati come mettersi in mostra, essere scontrosi, lamentarsi, fare i capricci, interrompere, dire parolacce… Non rispondere e, se possibile, lasciare la stanza. Il comportamento inadeguato potrebbe inizialmente peggiorare prima di cessare. Siate costanti e perseverate!
-          S: strutturare l’ambiente e i tempi
o   Predisporre l’ambiente perché non ci siano troppi pericoli e tentazioni da contrastare. Creare delle routine che siano sempre uguali. L’esplorazione è necessaria.  La libertà anche. Strutturando le cose, limitiamo il bisogno di dire “No!”. Aiutare i bambini a comprendere il concetto di mio e tuo.
-          C: controllare la situazione, non il bambino;
o   Stabiliamo delle alternative e diamo modo al bambino di scegliere. “Puoi giocare con calma quando telefono o lasciare la stanza. Decidi tu!” Voi ponete il limite ed il bambino lo sceglie.
-          I: incoraggiare il bambino a intraprendere delle scelte e sperimentarne le conseguenze
o   Aiutate il bambino a fare delle scelte (crea indipendenza e sicurezza), creando alternative semplici. Siate sereni ma fermi sul cambio di idee o sulle ulteriori richieste (es. “Vuoi mettere il pigiama rosso o blu?” “Giallo!” “Questa non è una delle scelte. Puoi decidere tra rosso e blu.” “Rosso.” lo indossa e poi cambia idea. “Non puoi più scegliere ora, visto che l’hai già indossato”).
o   Conseguenze naturali sono quelle che seguono il normale ordine degli eventi (se non mangio avrò fame); conseguenze logiche vanno contro le regole della collaborazione sociale: se rubo il gioco al mio amico lui non vorrà giocare con me o un adulto mi prenderà il gioco. Le conseguenze logiche:
§  Esprimono le regole della vita sociale: se disturbo o la smetto o vengo allontanato
§  Sono collegate al comportamento: se uso male una cosa mi viene tolta (se corro troppo in bici, non ha effetti mandarmi a letto senza cena; meglio togliermi la bici).
§  Separano l’atto da chi lo compie.
§  Hanno a che fare con il comportamento presente e futuro, non passato.
§  Sono stabilite in modo amichevole, perché si basano sul rispetto reciproco non “Vai a letto subito, se no… !!!” ma “E’ tardi e mi sembri stanco: hai bisogno di dormire. Preferisci andare a letto da solo o ti accompagno?”
§  Permettono di scegliere
-          P: pianificare del tempo per lo scambio di affetto
o   Creare dei momenti vostri, quotidianamente, piacevolmente (gioco, divertimento, abbraccio…) e con totale attenzione dedicata al figlio;
-          L: lasciar fare;
o   Mostriamo loro fiducia, creando sfide a loro appropriate.
-          I: incrementare la vostra coerenza;
o   Non si può essere sempre coerenti, ma sarebbe importante reagire allo stesso modo al comportamento inadeguato, anche in situazioni sociali (es. negozio). questo lo si fa preparandoci: immaginiamo la situazione e la soluzione che appare più adeguata. immaginiamo la nostra reazione, la gestione della rabbia, le parole da usare... se lo facciamo spesso, la cosa quando servirà ci apparirà più automatica e semplice da utilizzare. 
-          N: notare comportamenti positivi
o   Notarli, sottolinearli, commentarli aiuta a creare bambini più autonomi e sicuri, e a capire che "fare i bravi" paga e dà l'attenzione dei genitori
-          A: allontanare il bambino per un momento: “time-out”
o   Allontanandolo lo aiutate a riprendere il controllo di sé. Offrite al bambino dei momenti per calmarsi. Questa è un’ultima risorsa da usare solo in casi gravi. Dare anche qui una scelta, o ti calmi o prendi una pausa. I bambini devono imparare a controllarsi se vogliono stare con gli altri.
§  Scegliere un luogo per il time-out
§  Spiegate le regole
§  Cinque minuti bastano
§  Permettere al bambino di giocare, non è una punizione
§  Rispettare la scadenza

In un momento di calma, prevedete il tempo per “insegnare” ai vostri figli l’abilità che crea contrasto (es. vestirsi da solo; stare seduto composto). Insegnare è molto più efficace quando lo si rende un gioco (es. provare a vestirsi all’incontrario e poi vedere chi si veste più correttamente; trovare molti modi buffi per stare seduti e poi giocare al ristorante elegante).
Date delle regole per aiutare i bambini a capire i confini del loro comportamento.